PIANO REGOLATORE COMUNALE - ITER DELLA VARIANTE SOSTANZIALE

Pagina in corso di aggiornamento.

 Scheda informativa URP
DescrizioneInformazioni relative alla procedura di variante sostanziale al Piano Regolatore Generale comunale.
art. 14 L.r. 11/98
(...)
2. Sono varianti sostanziali generali al PRG le modifiche che:
a) riconsiderano lo strumento urbanistico nella sua interezza e lo modificano organicamente;
b) attengono ad una impostazione programmatica del PRG, con particolare riguardo alla disciplina degli equilibri funzionali e della dotazione complessiva dei servizi;
c) superano i limiti massimi di cui al comma 3, lettere b), c) e g).
3. Sono varianti sostanziali parziali al PRG le modifiche che:
a) incrementano, tenuto conto di mutate previsioni di crescita demografica o di condizioni di sviluppo economico, l'indice di edificabilità delle destinazioni d'uso ammesse nelle zone territoriali, in misura superiore al 10 per cento dei valori definiti all'atto dell'approvazione del PRG vigente;
b) incrementano, tramite ampliamento o individuazione di nuove zone, tenuto conto di mutate previsioni di crescita demografica, la superficie territoriale delle zone di tipo Ba o Ca, come definite con deliberazione della Giunta regionale, valutata sull'intero territorio comunale, in misura compresa tra l'1 per cento e il 5 per cento dei valori definiti all'atto dell'approvazione della variante sostanziale generale al PRG di cui all'articolo 13, e quantificata per tipologia di zona territoriale interessata;
c) incrementano, tramite ampliamento o individuazione di nuove zone, tenuto conto di nuove condizioni di sviluppo economico, la superficie territoriale delle zone di tipo B o C, diverse da quelle di cui alla lettera b), nonché delle zone territoriali di tipo D o F, valutata sull'intero territorio comunale, in misura compresa tra l'1 per cento e il 10 per cento dei valori definiti all'atto dell'approvazione della variante sostanziale generale al PRG di cui all'articolo 13, e quantificata per tipologia di zona interessata;
d) comportano, per le zone territoriali di tipo Eb, Ec e Eg qualificate di particolare interesse agricolo o agro-silvo-pastorale, come definite con deliberazione della Giunta regionale, la previsione di nuova edificazione fuori terra o in interrato:
1) aventi le destinazioni d'uso di cui all'articolo 73, comma 2, con esclusione di quelle di cui alle lettere a), b) e c);
2) relativamente alle destinazioni d'uso di cui all'articolo 73, comma 2, lettera b), e fatta eccezione per gli interventi di potenziamento delle strutture esistenti, la realizzazione di nuovi complessi aziendali zootecnici di tipo bovino, suinicolo e ovi-caprino, nonché per altri tipi di allevamento avente consistenza equivalente superiore a 10 unità bovine adulte (UBA);
e) comportano, per le zone territoriali di tipo Ee e Ef, come definite con deliberazione della Giunta regionale, la previsione di nuova edificazione fuori terra o in interrato, nei limiti stabiliti dagli articoli 38 e 40 delle norme di attuazione del PTP;
f) comportano, per le zone territoriali di tipo E qualificate di particolare pregio paesaggistico, ambientale, naturalistico o di particolare interesse agricolo o agro-silvo-pastorale, riduzioni della perimetrazione, in ogni caso non superiori al 10 per cento della superficie territoriale, ad esclusione di quelle che derivano:
1) dall'ampliamento di altre zone territoriali di tipo E, qualificate di particolare pregio paesaggistico, ambientale, naturalistico o di particolare interesse agricolo o agro-silvo-pastorale;
2) dall'ampliamento di zone territoriali di tipo A;
3) dall'ampliamento delle altre zone territoriali, derivanti dalle modifiche di cui alle lettere b) e c);
g) comportano, per le zone territoriali di tipo Eh, come definite con deliberazione della Giunta regionale, la previsione di nuova edificazione fuori terra o in interrato per la realizzazione di nuovi complessi aziendali zootecnici di tipo bovino, suinicolo e ovi-caprino, nonché per altri tipi di allevamento avente consistenza equivalente superiore a 10 UBA, fatta eccezione per gli interventi di potenziamento delle strutture esistenti;
h) apportano modificazioni alle modalità di attuazione del PRG, per quanto concerne le aree la cui attuazione è demandata all'approvazione di piani urbanistici di dettaglio, con l'eccezione degli adeguamenti di limitata entità di cui al comma 7, lettera d), e delle modificazioni alla delimitazione di tali aree in misura non superiore al 10 per cento;
i) individuano nuovi collegamenti stradali di lunghezza superiore a 500 metri;
j) attengono alle modificazioni introdotte ai sensi dell'articolo 15, comma 16, relativamente alla zonizzazione del piano, ad esclusione dei terreni per i quali, a seguito della revisione della cartografia degli ambiti inedificabili, la classe di rischio idrogeologico sia stata ridotta al valore di bassa pericolosità.
4. Gli incrementi di cui al comma 3, lettere b) e c), sono consentiti ad avvenuta attuazione, dimostrata conteggiando gli interventi realizzati e quelli già dotati di titolo abilitativo edilizio, di almeno il 70 per cento delle previsioni del PRG vigente relative ad aree di nuovo impianto e di completamento.
5. Le percentuali di incremento di cui al comma 3, lettere b) e c), si intendono riferite alle superfici territoriali individuate dal PRG all'atto dell'approvazione della variante sostanziale generale di cui all'articolo 13 e sono riferite all'intero arco di validità temporale dello stesso.
6. L'individuazione di nuove zone territoriali, oggetto di variante sostanziale parziale, deve interessare aree contigue a zone insediate o insediabili, già dotate di opere di urbanizzazione primaria, definendo analoghi parametri edificatori.
Link di accesso al servizio online
  Altre informazioni
Requisiti richiedenteLa procedura di variante sostanziale è attivata dal Comune territorialmente competente
Documentazione da presentareLa documentazione necessaria è descritta nella deliberazione di Giunta regionale n. 418/1999
Documenti presenti nel fascicolo
Normativa di riferimentol.r. 6 aprile 1998, n. 11 Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d’Aosta – art. 15
Termine presentazione della domanda
Tempo medio di erogazione del servizio (giorni solari)0
Eventuale spesa prevista
Modalità informatiche di pagamento del servizio
Tempi per evadere la richiesta (giorni solari)0
Reclami e ricorsiT.A.R. Valle d'Aosta - Via Cesare Battisti, 1 - 11100 Aosta Tel: 0165-31356 Fax: 0165-32093
NoteLe tempistiche sono di 7 mesi ( tempo minimo) per la variante sostanziale parziale e di un anno (tempo minimo) per la variante sostanziale generale.
Allegati
 Dove Rivolgersi
AssessoratoAssessorato opere pubbliche, territorio e ambiente
DipartimentoDipartimento programmazione, risorse idriche e territorio (62.)
StrutturaPianificazione territoriale (62.8.)
UfficioUfficio Strumenti Urbanistici (62.8.10.)
IndirizzoPiazza Narbonne, 3 11100 Aosta
Telefono0165 272507
Fax/
E-Mailpianificazione_territoriale@regione.vda.it
PECdifesa_suolo@pec.regione.vda.it
Referente procedimentoChantal Trèves
DirigenteChantal Trèves
Titolare potere sostitutivo in caso di inerziaRocco Raffaele
Orario di apertura al pubblicolun. - ven. 09.00-14.00 preferibilmente su appuntamento