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  • 12/06/2019 - 11:35 - Costituzione di parte civile della Regione autonoma Valle d’Aosta nel procedimento penale dell'indagine "Geenna"

12/06/2019 - 11:35 - Costituzione di parte civile della Regione autonoma Valle d’Aosta nel procedimento penale dell'indagine "Geenna"

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Il Governo regionale ha approvato oggi, venerdì 6 dicembre, la costituzione di parte civile della Regione autonoma Valle d’Aosta nel procedimento penale aperto a seguito dell'indagine denominata "Geenna" coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino nei confronti di vari soggetti per reati di tipo mafioso, designando quale legale in rappresentanza e difesa della Regione, l’Avvocato Renzo Cocchi del Foro di Torino, già nominato difensore della Regione quale persona offesa nella fase che ha seguito l' ordinanza di custodia cautelare di gennaio.

Alla fine della settimana scorsa è pervenuto alla Regione il decreto di fissazione dell'udienza preliminare, prevista per il 12 dicembre, primo momento utile per la costituzione di parte civile, finalizzata ad agire nel processo penale per il risarcimento del danno.

Il Governo regionale ritiene che la costituzione in questo procedimento sia doverosa, posto che le condotte contestate sono idonee ad alterare l’ordinato svolgimento della vita sociale dei cittadini, degli operatori economici del territorio e suscettibili di influenzare le abitudini della collettività, nonché le normali dinamiche del mercato concorrenziale e delle consultazioni elettorali e considerato che il radicamento, quale emerge dalle approfondite indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, dei Carabinieri del Ros di Torino e del Reparto operativo dei Carabinieri di Aosta, di una “locale” di ‘ndrangheta sul territorio valdostano è un fatto che contribuisce a connotare negativamente il territorio valdostano nel suo complesso e a ledere la collettività regionale, della quale la Regione costituisce l’ente esponenziale.

La Regione – dichiara il Presidente della Regione Antonio Fosson, con questa decisione, intende dare un segnale forte e concreto contro un reato così rilevante quale, appunto, l'associazione criminale di tipo mafioso, espressione di un fenomeno che deve essere contrastato non solo dai soggetti a ciò preposti, quali Magistratura e Forze dell'Ordine, ma anche dalle istituzioni democratiche della Repubblica e, in questo caso, la Regione e i Comuni, al fine di preservare il tessuto sociale della comunità regionale.

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta



       

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