Mercoledì 27 settembre 2017, l'Assessore alla Sanità, Salute e politiche sociali Luigi Bertschy, il neo-insediato Direttore generale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta Igor Rubbo e la coordinatrice del Dipartimento dell’Assessorato della Sanità, salute e politiche sociali, Gabriella Morelli hanno presentato, alla competente Commissione consiliare, la proposta di revisione dell’atto dell’Azienda USL della Valle d’Aosta. Parallelamente, il documento è oggetto di istruttoria tecnica da parte dei competenti uffici regionali.
"La proposta di revisione dell'atto aziendale - spiega l'Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali, Luigi Bertschy - è il primo step di un processo di revisione del sistema sanitario regionale, le cui disfunzioni possono essere affrontate solo intervenendo a livello di struttura e di sistema e con il chiaro intento di voler dare risposte concrete ai valdostani, come ad esempio il contenendo dei tempi di attesa per accedere a prestazioni sanitarie.
Il documento - prosegue l'assessore Bertschy - nasce correttamente in Azienda USL dalla nuova Direzione strategica, cui sono stati affidati degli obiettivi di mandato che dovranno essere raggiunti nell'arco di tre anni con una verifica intermedia a diciotto mesi. Per il conseguimento di tali obiettivi, la Direzione strategica ha bisogno di strutturarsi e riorganizzarsi, adottando anche strumenti necessari per poter valutare le strategie che verranno messe in campo e la gestione del personale.
Si apre ora la fase dell'istruttoria tecnica da parte degli uffici competenti dell'Assessorato e la fase delle valutazioni politiche che, oltre alle osservazioni e deduzioni alla proposta, potranno scaturire in proposte di revisione legislativa della legge di settore".
Per il Direttore generale dell'Azienda USL Valle d’Aosta, Igor Rubbo “La proposta di revisione dell'atto aziendale contiene importanti novità: l'area tecnico-amministrativa è stata riorganizzata e al suo interno sono state istituite nuove strutture al fine di ricondurre tutte le competenze amministrative attualmente allocate anche nelle aree sanitarie.
L’altro aspetto portante della riforma è l'integrazione tra le aree ospedaliera, territoriale e di prevenzione, per mezzo della previsione di rapporti di dipendenza funzionale tra strutture, anche trasversali, al fine di dare una risposta organizzativa coerente e globale alla presa in carico del paziente: dall’individuazione dei bisogni assistenziali e sanitari del malato al presidio costante del percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale, rafforzando il legame tra ospedale e territorio ed evitando così punti di rottura.
All’Area territoriale – prosegue il Direttore Rubbo - viene attribuito il governo delle strutture extra-ospedaliere (RSA, Hospice, UAP) ed è stata rafforzata l'integrazione con i servizi socio-assistenziali. Poche variazioni sono, invece, intervenute sull'area ospedaliera, in continuità con l'atto aziendale precedente, varato nell'agosto 2016, in applicazione del DM 70/2015, che già aveva inciso profondamente nella revisione organizzativa di quell’area.
Nell’incontro – prosegue l’Assessore Luigi Bertschy – abbiamo voluto precisare che la politica è chiamata a valutare il modello gestionale illustrato, cercando di valorizzare, da un lato, le tante eccellenze professionali presenti all’interno del nostro sistema sanitario e, dall’altro, di individuare insieme le condizioni migliori per affrontare criticità e problemi. E’ chiaro che a essere oggetto di attenzione è il modello e non sono invece le singole persone.
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Fonte: Assessorato della Sanità, salute e politiche sociali– Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste
