10/16/2019 - 12:02 - Presentazione del Cammino Balteo

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L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali, in collaborazione con gli Assessorati degli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e Trasporti e dell'Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale, informa che venerdì 25 ottobre, al Castello Gamba di Chatillon, si terrà l’evento di lancio del Cammino Balteo, progetto integrato Bassa Via della Valle d’Aosta – promozione che si colloca nell’ambito del programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/2020 (FESR).

Il programma prevede una parte dedicata alla stampa locale, nazionale e internazionale, su prenotazione, come da percorso sotto dettagliato: ore 10.00 appuntamento presso parcheggio del castello Gamba, trasferimento in pullman al lago di Villa; ore 11.00 camminata lungo il percorso dal lago Villa a Challand-Saint-Victor e successivo pranzo a Challand-Saint-Victor. Alle ore 15.00, al Castello Gamba di Châtillon si terrà la conferenza stampa di presentazione del Cammino Balteo.

Prenotazione: l’Assessorato del Turismo mette a disposizione dei giornalisti interessati un servizio di transfer. Per prenotare è necessario inviare una mail a: l.proment@regione.vda.it o promozionevda@regione.vda.it entro venerdì 18 ottobre.

Percorso:
Dalla Riserva naturale del Lago di Villa a Challand-Saint-Victor (segmento della tappa 6 che, completa, arriverebbe fino a Saint-Vincent passando per Emarèse).
Dettagli tecnici del percorso:
1) Dal Lago di Villa (fine strada asfaltata che giunge al lago) al Castello di Villa:

- lunghezza 1221 m;

- dislivello 47 m;

- tempo di percorrenza 35 minuti.

2) Dal Castello di Villa a Challand-Saint-Victor:

- lunghezza 800 m;

- dislivello 110 m;

- tempo di percorrenza 10 minuti.

Descrizione:
La Riserva Naturale Lago di Villa, istituita nel 1992 e insignita del prestigioso premio di “Meraviglia italiana”, è una sorpresa nel cuore della bassa Val d'Ayas, nel comune di Challand-Saint-Victor in Valle d'Aosta.
Un raro esempio di lago, la cui conca risulta scavata da rocce magmatiche di un antico fondale oceanico poi metamorfosate a seguito del corrugamento della catena alpina.
Lungo le sue rive si trova una vegetazione palustre ricca di Giunchi e Carici, mentre nelle sue acque vivono specie acquatiche preziose come la meravigliosa Ninfea bianca.
Questo specchio d'acqua, di ragguardevoli dimensioni e di notevole profondità, immerso in un bellissimo bosco di Pino silvestre, Roverella, Castagno, è uno dei principali siti riproduttivi per molte specie di anfibi ed è la principale stazione valdostana di riproduzione del rospo comune. Un'ottima meta per passeggiate in tranquillità accessoriata anche per disabili.

Il lago è anche sede di una curiosissima leggenda che ha come protagonista un drago che soleva giocare con una palla d'oro. Il drago usciva dalla sua grotta solo nel colmo della notte, quando la gente dormiva, e si intratteneva indisturbato tra i flutti. Ma, un giorno, un contadino lo sorprese. Vide la palla brillare ai raggi della luna, e si disse che non avrebbe avuto pace, finché il tesoro non fosse stato suo. Si fece costruire una botte ricoperta di chiodi acuminati, l'agganciò con una catena ad una roccia e vi si nascose dentro, aspettando la notte. La botte galleggiava sull'acqua del lago, ma il drago, non sentendo rumori, non sospettò l'insidia e, tirata fuori la sua palla d'oro, incominciò a lanciarla e a riprenderla al volo. Ad un tratto, giunto vicino alla botte, non riuscì a riafferrarla: l'uomo in agguato l'aveva preceduto, sporgendo il braccio da una finestrella aperta nel suo nascondiglio e subito richiusa. Folle d'ira, il drago si scagliò sul riparo dell'invisibile avversario, per strappargli il bottino; ma ad ogni assalto le punte di ferro lo ferivano. Lottò finché le forze gli vennero meno e sprofondò sul fondo del lago, dove pare giaccia tuttora.

Da quest’oasi alpino-lacustre si sale alla volta dei resti del Castello di Villa, culla della potente famiglia Challant. Benché ridotto a rudere, l’antico maniero emana ancora oggi un fascino pervasivo che si lascia leggere attraverso le possenti murature e la posizione strategica che regala una vista sorprendente: di fronte lo sguardo sale fino al Col Dondeuil sorvolando sulla strategia Tour Bonod, avamposto del Castello di Graines che si eleva verso monte in comune di Brusson; verso sud, il panorama si apre sul fondovalle e sull’inconfondibile mole tetragona del Castello di Verrès.

Da qui, infine, si imbocca in discesa il sentiero che raggiunge Challand-Saint-Victor; il fine-tappa è in corrispondenza della vecchia latteria turnaria di Ville ristrutturata da poco. Il pianterreno è occupato dalla stanza del casaro e dalla sala di trasformazione del latte, mentre il seminterrato ospita una piccola cantina e la sala del conferimento, provvista di vasca per l'acqua. Fondata nel 1952 da un gruppo di piccoli allevatori, funzionava da ottobre a giugno e restava chiusa durante l'estate quando le mucche erano in alpeggio.



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Fonte: Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste



       

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