PERICOLO VALANGHE |
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Scarso rigelo del manto fino a 2600-2900 m, valanghe di neve pesante |
Lunedì 03/20/2017
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Il pericolo è 2-moderato su tutto il territorio.
Problema valanghivo principale - neve umida/bagnata: fino a 2600-2900 m già dalla mattinata con l'aumentare delle temperature cresce la possibilità di distacco, sia spontaneo sia provocato perlopiù con forte sovraccarico. Con valanghe perlopiù di piccole dimensioni, di neve umida/bagnata, a debole coesione nei pressi delle fasce rocciose soprattutto dai pendii meridionali, a lastroni soprattutto dai pendii molto ripidi sede di vecchi accumuli da vento. Dove gli strati deboli persistenti sono più facilmente sollecitabili (in particolare alle esposizioni NW-N-NE-E), si possono originare anche distacchi di medie dimensioni capaci in isolati casi di lambire i fondovalle. Sono situazioni localizzate in particolare alla base delle rocce nelle vicinanze di zone di cresta, tra i 2300 e i 2800 m. Gli strati deboli sono formati da cristalli tipo sale grosso che già da qualche giorno sono in via di arrotondamento a causa dell'aumento delle temperature, ma sono ancora in grado di destabilizzare il manto se il forte riscaldamento o un brusco sovraccarico ne compromettono l'equilibrio ancora precario.
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Problema valanghivo secondario - neve ventata: lungo le creste di confine con Francia e Svizzera (soprattutto nell'area del G.S.Bernardo, del M.Bianco e della Valgrisenche) possibili piccoli accumuli, soprattutto in alta quota dove localmente il vento ha trovato neve vecchia ancora a debole coesione e facile da spostare. I nuovi accumuli presentano spessori ed estensioni ridotte, si trovano sui pendii S-SE-E e sono ben individuabili e quindi evitabili. Possono poggiare su superfici sfavorevoli quali croste da vento e da rigelo, quindi il legame con la nuova neve ventata non è buono. E' quindi possibile distaccare soprattutto con forte sovraccarico piccoli lastroni dai pendii molto ripidi sottovento, nei pressi di creste, colli, all'imbocco di canali, in particolare nei pressi di cambi di pendenza.
Tendenza pericolo valanghe: costante. |
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TENDENZA PERICOLO VALANGHE |
Martedì 21: |
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Mercoledì 22: |
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CONDIZIONI GENERALI aggiornate al 03/19/2017 |
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Manto nevoso e attività valanghiva.
Durante la nottata venti intensi da nord-ovest e qualche fiocco di neve mista a pioggia ha interessato la dorsale di confine. Il vento di caduta caldo sta contribuendo a mantenere temperature elevate del manto anche fino a 2600-2800 m. Il rigelo notturno è stato fino a questa quota scarso e domani le temperature rimarranno decisamente miti solo il vento in quota calerà di intensità.
Le condizioni di consolidamento del manto sono migliorate grazie ai cicli da fusione/rigelo degli ultimi giorni che hanno migliorato i legami tra gli strati deboli basali. Ma le alte temperature rendono generalmente la neve pesante difficile da sciare, indeboliscono la stabilità degli strati superficiali: infatti si sono registrate alcune valanghe di neve umida/bagnata anche di medie dimensioni, che in un caso ha interessato la viabilità di fondovalle.
Innevamento e Sciabilità.
L'innevamento in bassa quota e sui pendii soleggiati è scarso e inferiore alla media, in particolare nel sud-est della regione e lungo la vallata centrale la copertura nevosa è continua oltre i 1900-2500 m a seconda dell'esposizione. Oltre i 2500-2600 m risulta eterogeneo con la presenza di spessi ed estesi vecchi accumuli ben evidenti ormai consolidatisi (di più nell'ovest e nord-ovest della regione, meno nell'est), che si alternano a zone erose o con poca neve in particolare nei pressi di dossi e creste.
In superficie si trova:
- sui pendii ripidi meridionali (SE-S-SW) neve trasformata e croste da fusione e rigelo, portanti in salita solo oltre i 2600-2800 m (rampant o ramponi utili a seconda degli itinerari), che si umidificano rapidamente fino a 3000-3200 m nel corso della giornata;
- sui pendii settentrionali sotto i 2300-2600 m croste da rigelo poco portanti già nel corso della mattinata; più in quota neve ventata, sastrugi non profondi e accumuli vecchi. Neve ancora invernale a debole coesione si trova in poche aree solo oltre i 2800-3200 m (in Valgrisenche anche a quote inferiori), ed è più facile che possa essere gessosa. |
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SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE |
Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata |
| | 5 | MOLTO FORTE |
| | 4 | FORTE |
| | 3 | MARCATO |
| | 2 | MODERATO |
| | 1 | DEBOLE |
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PROBLEMI TIPICI VALANGHIVI |
LOCALIZZAZIONI CRITICHE |
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NEVE FRESCA |
NEVE VENTATA |
STRATI DEBOLI PERSISTENTI |
NEVE BAGNATA |
VALANGHE DI SLITTAMENTO |
IN NERO: ESPOSIZIONI E QUOTE PIU' CRITICHE |
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Bollettino neve e valanghe n° 116 emesso il 03/19/2017 ore 10:00
Bollettino neve e valanghe n° 116 emesso il 03/19/2017 ore 10:00 Valido al di fuori delle piste controllate e gestite dai comprensori sciistici. |
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Per una corretta interpretazione del Bollettino consultare la specifica guida AINEVA
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