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Previsione pericolo valanghe per
giovedì 03/22/2018


 

PERICOLO VALANGHE   lastroni da vento soprattutto lungo i confini NW e strati deboli persistenti di difficile individuazione
Giovedì 03/22/2018
  

2000 m

  
Il grado di pericolo valanghe è pari a 3-marcato lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera e nelle valli del Gran Paradiso, 2- moderato altrove. I problemi valanghivi sono la neve ventata e gli strati deboli persistenti.

Distacco provocato:
- nuovi accumuli da vento alle esposizioni meridionali e orientali, sopra i 2000 m, più diffusi lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera dove l'azione del vento è maggiore. Leggermente compatti, anche di medie dimensioni. Uno sciatore può staccarli su pendii molto ripidi, in particolare all'entrata dei canali e nei cambi di pendenza;
- strati deboli persistenti che generano valanghe a lastroni che si staccano al passaggio dello sciatore anche a distanza. Hanno dimensioni medie con spessore compreso tra i 30-60 cm. Sono diffusi su tutto il territorio, maggiormente alle esposizioni settentrionali e sud-orientali al di sopra dei 2300-2600 m. Bassa probabilità da parte di uno sciatore di intercettarli, ma il problema è difficile da individuare.
Consiglio: prestare maggiore attenzione lungo gli itinerari non ancora percorsi durante la stagione invernale, anche in zone pianeggianti o comunque poco ripide.


Attività valanghiva spontanea.
Pochi scaricamenti e valanghe, sia a debole coesione che a lastroni di superficie di piccole/medie dimensioni, dalle barre rocciose e dai pendii aperti molto ripidi, soprattutto sotto i 2800-3000 m, maggiormente con l'arrivo del sole. Sotto i 2500 m possibili isolati lastroni di fondo dai pendii erbosi molto ripidi.

TENDENZA PERICOLO VALANGHE  Venerdì 23:    Sabato 24:  
costante, venerdì possibile aumento dell'attività valanghiva a causa di un leggero rialzo termico anche in alta quota

CONDIZIONI GENERALI
aggiornate al 03/21/2018
  Oggi primo giorno di primavera....non per la neve!
Neve recente e meteo
Temperature rigide e vento moderato/forte mantengono il manto nevoso freddo. Ottimo rigelo durante la notte dal fondovalle. Solo sui pendii più soleggiati e nelle valli più riparate il manto nevoso subisce l'azione del sole, umidificandosi in superficie durante le ore più calde della giornata sotto i 2300-2900 m a seconda delle zone e delle esposizioni. Ma in alta quota e alle esposizioni in ombra, il freddo la manterrà ancora a debole coesione e asciutta.
Questa notte pochi cm di neve sono stati misurati nella Valle di Gressoney.
Il vento è più intenso lungo i confini settentrionali della regione, moderato o forte dai quadranti N. Si sono formati accumuli nelle zone sottovento, che continueranno ad accrescersi anche per i prossimi giorni. In alta quota (>3300-3500) il vento è più forte e ha eroso il manto nevovo, scoprendo dorsali e creste. Segnalate nuove cornici sia a Nord che a Sud, abbastanza grandi.

Attività valanghiva segnalata ultime 24 ore
Segnalate alcune valanghe spontanee, sia a debole coesione di piccole dimensioni dai pendii soleggiati molto ripidi e barre rocciose, anche in alta quota, sia a lastroni, piccole al massimo medie.
Distacchi provocati: lunedì segnalato un distacco a distanza di medie dimensioni, esposizione SE, quota 2900 m (zona Cogne). Ancora qualche segnalazione di rumori di assestamento (whooms).

Stabilità del manto nevoso
Lungo la dorsale a confine con la Svizzera, il vento sta creando degli accumuli sui quadranti meridionali e orientali, che sui pendii molto ripidi andranno a poggiarsi su croste. Sotto i 2500-2700 m gli accumuli che si stanno formando sono localizzati e di dimensioni piccole al massimo medi. Il legame con il vecchio manto non è ottimale, sopratutto sui cambi di pendenza o all'entrata dei canali. Salendo di quota gli accumuli sono più diffusi e di dimensione maggiore. In entrambi i casi sono da soffici a abbastanza compatti, non ancora duri. Sopra i 3300-3500 m l'azione del vento è molto intensa, creste e dorsali sono completamente erose.
Rimane il problema degli strati deboli persistenti, molto subdolo e di difficile individuazione. Ad una profondità variabile dai 30-60 cm, si possono trovare cristalli sfaccettati sotto una crosta o strati di brina inglobata che se sollecitati possono originare distacchi di lastroni a distanza.
Le temperature rigide registrate sopra i 2500-2600 m non aiutano a migliorare la situazione, pertanto la problematica permarrà fino a quando si avrà un sensibile rialzo delle temperature.
Sotto i 2200 m di quota spesso gli strati basali del manto risultano umidi/bagnati (cristalli tipicamente primaverili) al contatto con il terreno.

Innevamento:
- da assente a discreto fino a 1500 m;
- ottimo da 1900 m a 2800 m;
- buono sopra ai 2800 m, ma meno omogeneo, con creste e dossi in parte erosi, pareti nord esposte al ghiaccio e canali riempiti.
Nelle vallate laterali si possono calzare gli sci già dal fondovalle.

Sciabilità
Neve generalmente farinosa, bella da sciare sopra i 2100-2300 m soprattutto sui pendii all'ombra, in umidificazione sotto i 2300-2500 m a seconda delle zone. In alta montagna diverse zone con neve lavorata dal vento. Sui pendii sud si trova crosta non portante anche fino a 3100 m di quota.
Meteo in Valle

CONDIZIONI NIVO-METEO DEGLI ULTIMI 7 GIORNI  
Monte Bianco Gran San Bernardo Gran Paradiso Monte Rosa

SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata
 
5
MOLTO FORTE
 
4
FORTE
 
3
MARCATO
 
2
MODERATO
 
1
DEBOLE

PROBLEMI TIPICI VALANGHIVI   LOCALIZZAZIONI CRITICHE
NEVE FRESCA
NEVE VENTATA
STRATI DEBOLI
PERSISTENTI
NEVE BAGNATA
VALANGHE DI
SLITTAMENTO
IN NERO: ESPOSIZIONI E QUOTE PIU' CRITICHE
Bollettino neve e valanghe n° 111 emesso il 03/21/2018 ore 05:00
Valido al di fuori delle piste controllate e gestite dai comprensori sciistici.
Per una corretta interpretazione del Bollettino consultare la specifica guida AINEVA