PERICOLO VALANGHE |
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Vento molto forte e ancora nevicate: lastroni da vento molto instabili! |
Lunedì 12/10/2018
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Il grado di pericolo valanghe è 4-forte per distacco provocato nel nord-ovest della Regione, 3-marcato nel nord, centro e sud, 2-moderato nel sud-est.
Il problema valanghivo è la neve ventata. Sopra i 2200 m i venti molto forti nord-occidentali continuano a formare nuovi accumuli e ispessiscono quelli già presenti a tutte le esposizioni. Molta neve si disperde ma al di sotto dei colli e delle creste sono presenti molti lastroni instabili.
Valanghe provocate Soprattutto nelle zone di confine con Francia e Svizzera il passaggio di un escursionista sui pendii ripidi può provocare il distacco di lastroni sopra i 2200 m. Sono poco visibili e quindi difficili da evitare. I punti critici si trovano nelle zone di passaggio tra tanta e poca neve, sui cambi di pendenza, all'entrata dei canali, a ridosso delle creste e anche all'interno dei boschi radi. Alzandosi di quota i lastroni aumentano di numero, dimensione (spessi più di 100 cm e ampi 60-80 m) e di durezza. Dove il vento è meno impetuoso i lastroni sono più facili da staccare. Diffidare dei pendii oltre i 30 gradi dai quali non si può escludere il distacco a distanza.
Valanghe spontanee Sopra i 2200-2600 m dai pendii ripidi sono possibili valanghe a lastroni asciutte di medie e in singoli casi di grandi dimensioni. In particolare nella zona del Monte Bianco e di La Thuile la componente nubiforme può raggiungere il fondovalle. |
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TENDENZA PERICOLO VALANGHE |
Martedì 11: |
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Mercoledì 12: |
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In graduale calo con l'attenuarsi dei venti e la cessazione delle nevicate |
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CONDIZIONI GENERALI aggiornate al 12/07/2018 |
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Manto nevoso Gli spessori di neve fresca sono difficili da valutare a causa del vento. Nelle ultime 48 ore 20-30 cm di neve fresca sopra i 1800 m lungo le zone di confine con Francia e Svizzera, 10-15 altrove. La neve è asciutta dai 1800-2000 m in su, al di sotto è molto umida. I venti molto forti stanno erodendo e compattando la neve fresca soprattutto tra i 2000 e i 3000 m di quota, alle quote più alte la neve viene dispersa. Presenza di dorsali e creste erose dal vento, conche e canali carichi di neve ventata. Il fondo rimane generalmente stabile, l'instabilità è superficiale e legata alla struttura a lastroni in continua evoluzione: presenza di spessi strati di grani arrotondati o particelle frammentate, che poggiano su cristalli angolari (strato debole) e croste. Valanghe spontanee Scarsissima visibilità in quota: quindi non sono state osservate ieri e oggi valanghe naturali. Valanghe provocate Nelle ultime 48 ore segnalate due valanghe provocate al passaggio del singolo sciatore, al di sopra del limite del bosco, su pendii ripidi-molto ripidi settentrionali. Negli ultimi giorni avvertiti rumori di assestamento e fratture sulla superficie del manto nevoso: indizi di come questo sia instabile superficialmente.
Sciabilità e Innevamento Mediocre. Croste di varia natura generalmente dure presenti a tutte le quote. Nelle valli laterali innevamento buono oltre i 2200-2300 m, decisamente più alto nella valle centrale e sui pendii in pieno sud. Sotto tali quote si tocca il fondo con le solette degli sci. Attenzione ai sassi ricoperti dalla poca neve fresca. |
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SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE |
Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata |
| | 5 | MOLTO FORTE |
| | 4 | FORTE |
| | 3 | MARCATO |
| | 2 | MODERATO |
| | 1 | DEBOLE |
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PROBLEMI TIPICI VALANGHIVI |
LOCALIZZAZIONI CRITICHE |
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NEVE FRESCA |
NEVE VENTATA |
STRATI DEBOLI PERSISTENTI |
NEVE BAGNATA |
VALANGHE DI SLITTAMENTO |
IN NERO: ESPOSIZIONI E QUOTE PIU' CRITICHE |
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Bollettino neve e valanghe n° 12 emesso il 12/09/2018 ore 00:00
Bollettino neve e valanghe n° 12 emesso il 12/09/2018 ore 00:00 Valido al di fuori delle piste controllate e gestite dai comprensori sciistici. |
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Per una corretta interpretazione del Bollettino consultare la specifica guida AINEVA
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