| La quindicesima edizione del rendiconto descrive l'andamento della stagione nivologica 2019/2020, nel periodo compreso tra la prima significativa nevicata di inizio novembre fino a metà maggio, momento della fusione del manto nevoso.
Durante questa stagione invernale, in generale, è stata registrata tanta neve in autunno inoltrato e a dicembre, poca a gennaio e nella seconda parte di marzo, ancor meno ad aprile. Ci sono state lunghe fasi di alta pressione in primavera, tanto vento e pioggia in alta quota, e un colpo di coda a maggio, con neve in media e alta montagna, a chiudere la stagione.
Un dato significativo dell'inverno 2019/2020 riguarda il numero degli incidenti in valanga. Lo scorso inverno si sono registrati meno morti in valanga in Italia rispetto ai 7 anni precedenti. Questo fatto non è dovuto alla situazione pandemica, come potrebbe sembrare: i motivi principali legati all'aumento o alla diminuzione annuale degli incidenti, infatti, sono sempre legati alle condizioni di stabilità della neve. Il manto nevoso ha avuto, per buona parte della stagione, condizioni di stabilità; i tre incidenti mortali avvenuti in Valle d'Aosta hanno visto coinvolti sciatori e scialpinisti molto esperti e, in due casi, gli scialpinisti erano da soli. |