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Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 9 del 05/13/2019 ore 04:00


 
 
    
 



Situazione attuale
Week end appena trascorso con condizioni meteo variabili. Sabato è stato contraddistinto da brutto tempo alternato a schiarite e bufera in quota. Si è depositata così poca nuova neve al di sopra dei 2000-2200 m (dai 5 ai 15 cm oltre i 2500 m).  I venti forti-molto forti nord-occidentali, avvertibili anche nei fondivalle, sono poi proseguiti anche durante domenica che invece è stata una giornata soleggiata ad eccezione delle creste di confine con la Svizzera dove ha persistito la tormenta. Anche le temperature si sono mantenute decisamente rigide per la stagione. Così alle alte quote la neve è rimasta fredda e a debole coesione e per questo è stata spazzata e sublimata dai forti venti.

Il manto nevoso questa notte ha subito un ottimo rigelo superficiale grazie alle temperature rigide e alla stellata. Risulta ben trasformato fino i 3000 m sui versanti S, fino i 2700 m sui versanti più freddi. 
Oltre i 3000 m il manto nevoso in superficie è più invernale e risulta caratterizzato da croste indurite dal vento, da sastrugi e nuovi accumuli localmente ampi qualche decina di metri e spessi dai 10 ai 20 cm.

Nel corso del week-end sono stati segnalate piccole valanghe a debole coesione dalle barre rocciose. Segnalate anche alcune valanghe a lastroni superficiali di recente formazione, di piccole e medie dimensioni, soprattutto alle esposizioni più assolate oltre i 2600 m dai pendii molto ripidi.

Evoluzione per i prossimi giorni
In previsione del rialzo delle temperature sono da aspettarsi ancora scaricamenti dai pendii molto ripidi e vicino alle rocce e ancora isolate valanghe bagnate sotto i 2600-2800 m, soprattutto dalle ore centali fino alla sera. 
Visto il lavorio del vento, che sarà moderato ancora martedì da nord-est, in alta quota soprattuto lungo la cresta di confine con Francia e Svizzera, si potranno trovare accumuli di piccole e medie dimensioni. Il passaggio di un escursionista su un pendio molto ripido/estremo può distaccare un lastrone superficiale, perlopiù nelle zone sotto cresta e vicino i colli. Il pericolo è anche il successivo trascinamento in particolare lungo gli itinerari di sci ripido.

Sciabilità: variabile, in generale discreta/buona.
Sci ai piedi oltre i 2000-2100 m nelle conche più fredde ed esposte a N. Mentre sui versanti S si calzano anche ben oltre i 2500-2600 m. 
Si scia su neve per lo più trasformata e primaverile sotto i 2800 m. Salendo di quota si trova un po’ di tutto, neve trasformata sui pendii ripidi soleggiati, neve pesante, gessosa o croste più o meno portanti. Solo in pieno N nelle conche oltre i 2800 m (localmente) si trova ancora neve fredda a debole coesione.
Sono utili ramponi o rampant soprattutto sui traversi e sui pendii più ripidi dove la neve può risultare molto dura.

La prossima nota informativa sarà emessa in funzione dell’evoluzione nivo-meteorologica.


CONDIZIONI NIVO-METEO DEGLI ULTIMI 7 GIORNI  
 Monte Bianco Gran San Bernardo Gran Paradiso Monte Rosa

SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata
 
5
MOLTO FORTE
 
4
FORTE
 
3
MARCATO
 
2
MODERATO
 
1
DEBOLE