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Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 10 del 05/20/2016 ore 03:30


 
 
    
 
Data prossimo aggiornamento 05/27/2016



Durante la notte di mercoledì e nel corso della mattinata di giovedì una perturbazione ha apportato neve fresca in particolare nelle zone di confine con Francia e Svizzera. A 2100-2200 m si è deposta solo una spolverata (rapidamente fusasi già giovedì), mentre a circa 2500 m si sono cumulati dai 10 ai 15 cm in alta valle, 5-10 nelle vallate del Gran Paradiso e 1-5 sul massiccio del Monte Rosa. Sopra i 2800 m i quantitativi sono stati superiori con punte di 25-30 cm sempre in alta valle.
La nuova neve si è andata a poggiare su un vecchio manto tipicamente primaverile composto da neve trasformata, ben assestata e su croste lisce per lo più da rigelo.

Nella giornata di ieri la nuova neve è andata incontro ad una rapida umidificazione ed assestamento tanto che al di sotto dei 2250-2500 m il manto nevoso ha ridotto il suo spessore anche di 10-15 cm. A queste quote si trova un manto con uno spessore variabile a seconda che si trovi in vallate o pendii molto soleggiati, dove risulta avere uno spessore esiguo e in via di totale fusione, o in vallate o pendii più all’ombra dove la neve si è conservata meglio complici le temperature rigide e l’ottimo rigelo superficiale notturno dei giorni scorsi. In queste localizzazioni le condizioni di innevamento sono ancora buone, si trova un manto primaverile stabile che varia dai 40 ai 200 cm di neve e si riescono a calzare gli sci a partire dai 1900-2200 m in su. Oltre i 2800-3000 l’innevamento e la qualità della neve superficiale risultano ottimi per il periodo.

Giovedì venti moderati-forti dai quadranti nord-occidentali hanno interessato in particolare la dorsale di confine con Francia e Svizzera. Oltre i 3000 m si sono formati sui pendii sotto vento nei pressi di creste e colli piccoli lastroni da vento, diversi dei quali si sono staccati naturalmente provocando valanghe di piccole dimensioni. Attenzione non si esclude che tali piccoli lastroni, attualmente ben visibili, poggiando su neve vecchia molto dura, possano essere distaccabili al passaggio del singolo sciatore soprattutto su pendii molto ripidi oltre i 2800-3000 m in particolare nei pressi di cambi di pendenza.

Da oggi si prevede un deciso aumento delle temperature. Queste se da un lato miglioreranno la stabilità dei nuovi lastroncini, dall’altro porteranno ad un aumento dell’attività spontanea. Dai pendii molto ripidi a tutte le esposizioni oltre il 2800 m di quota, in particolare nelle zone dove ha nevicato di più, si origineranno scaricamenti di neve a debole coesione e, dove il manto sarà decisamente bagnato e il pendio non ancora scaricatosi, lastroni piccoli/medi, anche di fondo.

Nella pianificazione delle gite tenere conto del rialzo termico. Sarà necessario terminare le gite per tempo tenendo conto della quota e dell’esposizione dell’itinerario. Il rigelo superficiale del manto sarà solo discreto al mattino e presente a partire dai 2300-2500 m; nel corso della mattinata quindi si andrà in contro ad una rapida riduzione della stabilità e della sciabilità della neve.

Tra domenica e lunedì si prevedono diffuse precipitazioni anche moderate lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera, venti moderati meridionali, temperature in calo e limite neve a 2200-2400 m. Nel corso della prossima settimana sarà necessario prestare attenzione alla possibile formazione di nuovi accumuli, anche di medie dimensioni, potenzialmente instabili in alta quota e all’aumento dell’attività valanghiva spontanea in particolare nel corso della prima giornata di sole e di rialzo termico.

CONDIZIONI NIVO-METEO DEGLI ULTIMI 7 GIORNI  
 Monte Bianco Gran San Bernardo Gran Paradiso Monte Rosa

SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata
 
5
MOLTO FORTE
 
4
FORTE
 
3
MARCATO
 
2
MODERATO
 
1
DEBOLE