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Previsione pericolo valanghe per
mercoledì 02/22/2017


 

PERICOLO VALANGHE   Pendii sospetti: pendii ripidi, ampi e omogenei, poco sciati in precedenza, esposti tra NO, N e E, tra 2400 e 2900 m
Mercoledì 02/22/2017
  
   

   
Il pericolo è 2-moderato su quasi tutta la regione; 1-debole nel fondovalle sud-est della regione. Il pericolo maggiore è dato dagli strati deboli persistenti e, in minima parte, dalla neve ventata.
Distacco provocato:
1 - strati deboli persistenti: uno o più sciatori possono sollecitare gli strati deboli interni e provocare il distacco di lastroni, anche spessi e estesi (bassa probabilità di distacco, ma, nel caso, con conseguenze importanti). I punti pericolosi sono pochi, ma difficilmente individuabili anche dall'esperto. I pendii sospetti, da valutare con attenzione, sono i pendii ripidi ampi e omogenei alle esposizioni più fredde (NO, N e E) tra 2400 e 2900 m, poco sciati in precedenza durante l'inverno.
2 - neve ventata: sopra i 2600-2800 m ci sono alcuni nuovi accumuli, soffici o duri, di piccole dimensioni (fino a 20-30 cm di spessore), già formati ed in formazione per i venti moderati/forti da nord-ovest in atto dal pomeriggio di domenica 19 febbraio (esposizioni prevalenti degli accumuli E, SE, S, facili da individuare).

Distacco spontaneo: limitato. Possibili alcune valanghe di neve a debole coesione e piccoli lastroni, anche di fondo, sui pendii ripidi al di sotto dei 2700-2900 m, alle esposizioni più soleggiate.

Tendenza pericolo valanghe: in progressivo calo.

TENDENZA PERICOLO VALANGHE  Giovedì 23:     Venerdì 24:   

CONDIZIONI GENERALI
aggiornate al 02/21/2017
 
L'innevamento è scarso in media montagna e disomogeneo alle quote più alte, talvolta con dossi erosi e sassi affioranti nascosti da poca neve. Nel complesso neve molto eterogenea e discreta sciabilità a tutte le esposizioni e sopra i 2200-2400 m, mentre alle quote più basse meno neve, molto tracciata e a S indurita dai cicli fusione/rigelo.
Le ultime giornate, ben soleggiate e fredde di notte, così come quelle previste durante la settimana in corso, contribuiscono gradualmente a migliorare la stabilità del manto nevoso, soprattutto sui pendii soleggiati dove la neve sta lentamente evolvendo verso condizioni primaverili. Al mattino su alcuni pendii ripidi sud, fino a 2800-3000 m, la crosta è portante, ma nelle ore più calde si umidifica e permette di sciare già su un ottimo firn. Basta cambiare di poco l'esposizione e l'inclinazione del pendio per passare da una neve primaverile ad una neve invernale. Infatti nei pendii più ombreggiati e freddi (da NO a N a E) le temperature ancora basse e i pochi raggi solari incidenti non riescono a trasformare la neve che in superficie è ancora farinosa o ventata. Alle esposizioni intermedie, abbiamo anche croste non portanti difficili da sciare.
Gli strati interni sono deboli, formati da cristalli sfaccettati o a calice. Lo spessore di questi strati varia da 10 a 60 cm e si trovano sotto 30-60 cm dalla superficie. 
Nelle ore più calde del fine settimana ci sono stati alcuni distacchi spontanei di neve umida, soprattutto dai pendii ripidi e vicino alle fasce rocciose.
Meteo in Valle

CONDIZIONI NIVO-METEO DEGLI ULTIMI 7 GIORNI  
Monte Bianco Gran San Bernardo Gran Paradiso Monte Rosa

SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata
 
5
MOLTO FORTE
 
4
FORTE
 
3
MARCATO
 
2
MODERATO
 
1
DEBOLE

PROBLEMI TIPICI VALANGHIVI   LOCALIZZAZIONI CRITICHE
NEVE FRESCA
NEVE VENTATA
STRATI DEBOLI
PERSISTENTI
NEVE BAGNATA
VALANGHE DI
SLITTAMENTO
IN NERO: ESPOSIZIONI E QUOTE PIU' CRITICHE
Bollettino neve e valanghe n° 90 emesso il 02/21/2017 ore 00:00
Valido al di fuori delle piste controllate e gestite dai comprensori sciistici.
Per una corretta interpretazione del Bollettino consultare la specifica guida AINEVA