PERICOLO VALANGHE |
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Piccoli accumuli sulle creste di confine NW
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Sabato 01/12/2019
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Il pericolo è 2-moderato sui confini nord-ovest della regione, 1-debole sul restante territorio. Il problema valanghivo principale, seppur limitato, è la neve ventata.
Attualmente il pericolo maggiore è la scivolata o la caduta su vecchie e dure croste lisce diffuse a tutte le quote.
Valanghe provocate Recenti accumuli di piccole dimensioni, spessi dai 20 ai 40 cm, diffusi tra i 2200 e i 3300 m, soprattutto alle esposizioni sottovento. Sono ben visibili e diffusi principalmente a ridosso delle creste di confine con Francia e Svizzera. Il legame tra questi lastroni e il vecchio manto pare essere buono, tuttavia, sui pendii molto ripidi non si esclude che il passaggio di uno sciatore possa provocare il distacco di lastroni generalmente di piccole dimensioni, che molto spesso poggiano su vecchie superfici sfavorevoli lisce e dure.
Valanghe spontanee Attività spontanea ridotta. Possibili sopra i 2500 m, soprattutto nei settori di confine nel nord e ovest della regione, isolati scaricamenti di neve a debole coesione dai pendii ripidi estremi e piccole valanghe a lastroni dai pendii molto ripidi sottovento. |
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TENDENZA PERICOLO VALANGHE |
Domenica 13: |
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Lunedì 14: |
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In aumento lungo i confini nord e ovest a causa delle nevicate e del vento molto forte previsti per domenica. |
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CONDIZIONI GENERALI aggiornate al 01/11/2019 |
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Neve recente Nella mattinata di mercoledì la perturbazione ha portato pochi cm di neve oltre i 1500 m. Gi unici picchi si sono avuti nell'area di La Thuile, Val Veny e Gran San Bernardo, dove solo nelle zone al confine con Francia e Svizzera, si sono registrati 20-30 cm di neve fresca sopra i 2500 m. La debole nevicata è stata accompagnata da forti venti settentrionali che hanno soprattutto spazzato via la neve lungo creste e dossi e formato pochi accumuli soprattutto nelle conche.
Manto nevoso Il manto attualmente non presenta tensioni interne ed è per lo più ben consolidato. E' formato in superficie da croste da vento o da rigelo più o meno spesse che ricoprono la parte più vecchia del manto costituita da strati deboli formati da cristalli sfaccettati. E' molto difficile provocarne la rottura sia perchè questi si trovano in profondità, sia perchè le croste soprastanti sono molto spesse e dure. Localmente, l'erosione del vento ha portato i cristalli sffaccettati vicino alla superficie.
Innevamento Neve assente nel fondovalle e scarsa in media montagna. Buon innevamento solo sopra i 2200-2400 m, ma il manto nevoso è fortemente lavorato dal vento con zone erose anche fino al terreno.
Valanghe spontanee ultime 24 ore Nelle ultime 24 h nessuna valanga segnalata.
Sciabilità: da pessima a buona, spesso molto variabile in pochi metri. Si calzano gli sci solo sopra i 1800-2300 m, sono da preferire i percorsi con strade poderali che portano in quota. Oltre tali quote spesso si scia su croste di varia natura sia da vento, sia da rigelo, dure e irregolari. Utili ramponi o coltelli. Nel nord-ovest si scia su neve talvolta gessosa molto fredda. Ci sono molti sastrugi, soprattutto in alta quota. |
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SCALA EUROPEA DEL PERICOLO VALANGHE |
Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata |
| | 5 | MOLTO FORTE |
| | 4 | FORTE |
| | 3 | MARCATO |
| | 2 | MODERATO |
| | 1 | DEBOLE |
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PROBLEMI TIPICI VALANGHIVI |
LOCALIZZAZIONI CRITICHE |
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NEVE FRESCA |
NEVE VENTATA |
STRATI DEBOLI PERSISTENTI |
NEVE BAGNATA |
VALANGHE DI SLITTAMENTO |
IN NERO: ESPOSIZIONI E QUOTE PIU' CRITICHE |
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Bollettino neve e valanghe n° 45 emesso il 01/11/2019 ore 00:00
Bollettino neve e valanghe n° 45 emesso il 01/11/2019 ore 00:00 Valido al di fuori delle piste controllate e gestite dai comprensori sciistici. |
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Per una corretta interpretazione del Bollettino consultare la specifica guida AINEVA
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